Questa nuova identificazione la si
ritrova in molteplici trasmissioni Televisive .
Negli anni novanta un programma che
fece scuola fu “Non e’ la Rai” che ebbe un successo inaspettato.
Lo stesso Buoncompagni, in seguito
alle accuse di famiglia cristiana, defini' la sua trasmissione un programma privo di contenuti che non voleva lanciare nessun messaggio,in effetti,
le ragazze sgambettavano brani dance, cantavano rigorosamente in playbach e
facevano dei banalissimi giochi a premi.
Nonostante tutta questa banalita’ e’
stato il primo programma rivolto ai ragazzi a diventare un vero fenomeno di
costume.
Del fenomeno “Non e’ la Rai” se ne occupo’ ,oltre a famiglia Cristiana, il Telefono Azzurro e
Vasco Rossi che fece addirittura una
canzone dedicata alle ragazze intitolata “Delusa”.
Ecco, l’idea del nuovo punto di riferimento per gli
adolescenti negli anni ‘90 fu proprio “Non e’ la Rai”.
Tutto cio’ che passava in tv nel
pomeriggio faceva tendenza: Abbigliamento, Acconciature, Modi di fare, Canzoni,
qualsiasi cosa venisse trasmessa il giorno dopo lo ritrovavi per strada attraverso
i cloni o i copia incolla!
Lo stesso fondatore del Telefono Azzurro
accusò la trasmissione di “creare modelli patologici nei ragazzi più fragili
facendogli perdere il senso del rapporto tra finzione e realtà".
Negli anni a seguire arrivò un altro
successo televisivo “Il grande fratello” che divenne un’altra icona per i
giovani,con diversi contenuti e dinamiche, ma che ebbe lo stesso risultato
e successo.
Il falso mito, ecco cosa produce
questo tipo di trasmissione nei ragazzi in quanto gli stessi protagonisti
agiscono nell’intento di produrre ascolti, al di la’ di cio’ che loro pensino o
credono, basti pensare alla differenza di comportamento tra il primo grande
fratello e gli ultimi;
I protagonisti del primo grande
fratello vissero con piu’ naturalezza e disinvoltura quell’esperienza perchè
erano totalmente ignari del successo che, al di fuori della casa, sia loro che
la trasmissione stavano riscuotendo; al contrario dei protagonisti delle ultime
edizioni,che invece recitavano per ricevere il plauso dei telespettatori.
I falsi modelli comportamentali
diffusi dai mezzi di comunicazione di massa inspirano i ragazzi ad arrivare
rapidamente a posizioni di privilegio alle volte anche senza scrupoli!
Negli ultimi anni si sta verificando
una maggiore presenza ed utilizzo dei social Network
che i ragazzi utilizzano per evadere e comunicare, creandosi un mondo
parallelo a quello reale.