mercoledì 15 gennaio 2014

A spasso nel tempo con gli adolescenti: Da “Non è la Rai” al “Cyberbullismo”

 A spasso nel tempo con gli adolescenti:   Da “Non è la Rai” al  “Cyberbullismo”

Questa nuova identificazione la si ritrova in molteplici trasmissioni Televisive .

Negli anni novanta un programma che fece scuola fu “Non e’ la Rai” che ebbe un successo inaspettato.

Lo stesso Buoncompagni, in seguito alle accuse di famiglia cristiana, defini' la sua trasmissione un programma privo di contenuti che non voleva  lanciare nessun messaggio,in effetti, le ragazze sgambettavano brani dance, cantavano rigorosamente in playbach e facevano dei banalissimi giochi a premi.

Nonostante tutta questa banalita’ e’ stato il primo programma rivolto ai ragazzi a diventare un vero fenomeno di costume.

Del fenomeno “Non e’ la Rai”  se ne occupo’ ,oltre a  famiglia Cristiana, il Telefono Azzurro e Vasco Rossi che  fece addirittura una canzone dedicata alle ragazze intitolata “Delusa”.

Ecco, l’idea del  nuovo punto di riferimento per gli adolescenti negli anni ‘90 fu proprio “Non e’ la Rai”.

Tutto cio’ che passava in tv nel pomeriggio  faceva tendenza: Abbigliamento, Acconciature, Modi di fare, Canzoni, qualsiasi cosa venisse trasmessa il giorno dopo lo ritrovavi per strada attraverso i cloni o i copia incolla!

Lo stesso fondatore del Telefono Azzurro accusò la trasmissione di “creare modelli patologici nei ragazzi più fragili facendogli perdere il senso del rapporto tra finzione e realtà".

Negli anni a seguire arrivò un altro successo televisivo “Il grande fratello” che divenne un’altra icona per i giovani,con diversi contenuti e dinamiche, ma che ebbe lo stesso risultato e  successo.

Il falso mito, ecco cosa produce questo tipo di trasmissione nei ragazzi in quanto gli stessi protagonisti agiscono nell’intento di produrre ascolti, al di la’ di cio’ che loro pensino o credono, basti pensare alla differenza di comportamento tra il primo grande fratello e gli ultimi;

I protagonisti del primo grande fratello vissero con piu’ naturalezza e disinvoltura quell’esperienza perchè erano totalmente ignari del successo che, al di fuori della casa, sia loro che la trasmissione stavano riscuotendo; al contrario dei protagonisti delle ultime edizioni,che invece recitavano per ricevere il plauso dei telespettatori.

I falsi modelli comportamentali diffusi dai mezzi di comunicazione di massa inspirano i ragazzi ad arrivare rapidamente a posizioni di privilegio alle volte anche senza scrupoli!

Negli ultimi anni si sta verificando una maggiore presenza ed utilizzo dei social Network che i ragazzi utilizzano per evadere e comunicare, creandosi un mondo parallelo a quello reale.