giovedì 8 maggio 2014

LA MIA ADOLESCENZA...basta saperlo che l'amore e' tutto!

 La mia adolescenza

Il mio primo ricordo che risale all’adolescenza e’ abbinato alla fretta,alla voglia di diventare al piu’ presto grande autonoma e libera !
Questa fretta ha caratterizzato la mia prima fase che va dai 13 anni fino ai 15 anni, età in cui avevo una gran voglia di sapere, conoscere,esplorare anche al costo di farmi del male o bruciare in fretta tutte le tappe.
Avevo un desiderio spasmodico di stare fuori casa quasi come se il mio nido fosse diventato troppo stretto nonostante i miei genitori  mi abbiano sempre dato moltissima liberta’ nell’agire e nell’essere.
Forse e’ stata proprio questa liberta’ concessami che mi ha dato la fortuna di esplorare ed esplorarmi.
Di cio’ che fai quando si e’ adolescente, molto viene affrontato senza consapevolezza perche’ tutto cio’ che il mondo ti offre a quell' eta’ è nuovo,quindi una scoperta…
 Insomma e’ come se imparassi a camminare senza la manina dei tuoi genitori ed un bimbo, quando scopre di saper camminare solo, non cammina ma corre ed io ho corso il piu’ veloce possibile!
Discoteche,cattive frequentazioni, tutte vissute nell' intento di conoscere, esplorare, perché nulla di queste cose mi ha dato mai la dipendenza; avevo un’unica fedele amica che ha accompagnato tutti questi incontri ed esperienze.
Un'unica frase ricorreva nei mie pensieri,quella di mio padre:
“Tutto quello che hai e’ frutto della fiducia che noi riponiamo in te ,non deluderci, sappi che se dovesse mai CITOFONARMI LA POLIZIA, io ti consegno a loro in maniera definitiva!”
Sono rimasta fedele a questo accordo e non ho mai fatto nulla che potesse deluderli,anche la droga e’ stata un’ esperienza dettata dalla solo curiosita’ anzi,averla provata, mi fece consolidare cio’ che pensavo: che la lucidità nel vivere l’esperienze, il controllo, il vivere con coscienza la vita era molto più bello che vivere in una nuvoletta che offusca la realta’ di cio’ che ci circonda.


Un altro ricordo che mi caratterizza e’ sicuramente quello di essere stata una stronza, acida, delle volte anche cattiva con chi cercava di ferirmi. Si e’ un aspetto di me che nacque dopo essere stata oggetto di atti di bullismo a 10 anni per strada .
Questo ricordo e’ vivo in me come se fosse stato ieri, essendo la piu’ piccola ho sempre vissuto sola come se fossi figlia unica e non ho mai avuto l’appoggio o la difesa di nessuno.
All’ età di 10 anni ero gia’ per strada proprio perche’ sin da bambina sono stata libera ma, altrettanto in fretta, ho dovuto imparato a difendermi anche se  in modo sbagliato.
Ho addolcito un po’ il mio carattere spinoso quando per la prima volta mi innamorai seriamente.
.A 17 anni ho incontrato il mio principe azzurro,nel vero senso della parola,biondo con gli occhi azzurri che in sella alla sua vespa mi ha fatto percorrere il sentiero del vero primo grande amore.
Lui fu’ il primo essere al mondo che, dopo i miei genitori,viveva di me ,con me e per me,ed io per lui.
Ti chiedi se e’ possibile che una persona che fino a ieri era un estraneo possa sapere cosi’ tanto di te,capire cio’ che desideri, cio’ che pensi senza che tu debba parlare.
Fin ad allora ci era riuscita solo mia mamma, poi,invece, ho scoperto che oltre al sentimento dei e per i miei  genitori esisteva un altro altrettanto grande che si chiama AMORE.
Oltre alla liberta’ un altro principio fondamentale che ha caratterizzato la mia adolescenza e’ l’assoluta uguaglianza tra uomo e donna.
La liberta’ di poter frequentare il bar ad esempio,dove giocavo alla carambola,era una cosa permessa solo agli uomini ed in particolare in un paese di provincia; io ho sempre sentito anche in questo la liberta’ di esprimermi in ogni dove e con chiunque.
Potrebbe sembrare banale ma vi assicuro che a quei tempi vedere un ragazza di 15 anni con la stecca nelle mani,non era il massimo dell’educazione.
Ecco a cosa e’ anche servita la liberta’ donatami: a non avere pregiudizi perche’, per i miei genitori, il bar non rappresentava un luogo di perdizione ma semplicemente un luogo di ritrovo dove ci si poteva anche giocare a bigliardino o a carambola e che la perdizione non lo fa un luogo ma la gente.
Il desiderio di ribellarsi alle regole io non l’ho mai avuto perche’ le regole non le fanno le persone ma la persona ed i miei genitori mi hanno sempre trattata come una persona. Non ho mai fatto niente che potesse andar contro di loro per dispetto o per ribellione  perche’ lo avrei fatto prima di tutti contro di me prima di arrivare a loro,ecco il rispetto della persona in quanto Francesca.


Si e’ detto di tutto sul mio conto quando ero ragazza perche’ ero li’ sotto gli occhi di tutti ed il giudizio arriva veloce tra 1000 passaggi,mentre tutti gli altri erano costretti a nascondersi per cercare di sentirsi liberi, io, a fatica, ero sempre li’ sotto gli occhi di tutti senza avere paura di essere giudicata perche’ era piu’ forte il desiderio di essere, di scoprire, di cadere,sbagliare e rialzarsi per poi ricadere insomma  DI VIVERE!
Gli errori gli ho fatti e come ma sapete chi c’era li’ ad asciugare le mie lacrime, il mio sudore,il mio sangue dopo rovinose cadute con il motorino ? sempre lei mia madre che, non ha mai dato credito a nessuno se non alle mie parole ed era li che mi sentivo sicura nelle sue braccia quasi come se fossero invalicabili, unico luogo dove nessuno poteva entrare perche’ solo lei aveva il diritto di criticarmi ma solo nell’intento di farmi crescere. Per lei ero il suo seme che, crescendo, avrebbe trovato intemperie ed ostacoli ma, come tutti i bei fiori, per venir su bene devono essere protetti e curati con Amore ed io ne ho avuto tanto.
Quanto ho corso, la mia caccia al tesoro intitolata adolescenza l’ ho iniziata senza sapere  cosa stessi cercando e quando e come sarebbe finita ma, in questa meravigliosa avventura, ho trovato un tesoro che in realta’ gia’ possedevo anche prima d’iniziare: La vera linfa della vita l’Amore;

Ho scelto di amare una persona, un oggetto, un film, un libro, un’amica, un’animale, si ho potuto scegliere perche’ la forma piu’ grande dell’amore la si ha se si e’ liberi ed io lo sono stata grazie a loro.
Basta saperlo che l'amore e' tutto...

martedì 4 febbraio 2014

Le uova alla diossina

Bene, anzi malissimo, Martina Franca e Crispiano anche loro nel mirino dell'inquinamento!!!
E' stato ufficializzato con conferenza stampa di ieri,con dati dimostrabili, che sia la diossina, che i pcb  (policlorobifenili) sono presenti anche nell'agro di Crispiano e Martina Franca,l'alimento incriminato: le uova.
Il paradosso e' che, le galline allevate in batteria, quindi non a contatto con il terreno, non risultano contaminate.
Le galline allevate a terra, cioe' libere, quelle che ognuno di noi dovrebbe mangiare normalmente, ,perche' non  sottoposte ad un atroce sistema di produzione e "non solo", risultano positive alla presenza di diossina e pcb.
I valori riscontrati sono il doppio del valore minimo (5pg/gr diossine +pcb.dl.).
Questa  nuova limitazione nel campo agro alimentare si va ad aggiungere ad un elenco ormai interminabile.....
Essendo tarantina, mi chiedo, cosa dobbiano mangiare?
Il bello e', che non posso permettermi di dire neanche di vivere di sola aria,visto che fa male anche quella!!!
Basta saperlo



mercoledì 15 gennaio 2014

A spasso nel tempo con gli adolescenti: Da “Non è la Rai” al “Cyberbullismo”

 A spasso nel tempo con gli adolescenti:   Da “Non è la Rai” al  “Cyberbullismo”

Questa nuova identificazione la si ritrova in molteplici trasmissioni Televisive .

Negli anni novanta un programma che fece scuola fu “Non e’ la Rai” che ebbe un successo inaspettato.

Lo stesso Buoncompagni, in seguito alle accuse di famiglia cristiana, defini' la sua trasmissione un programma privo di contenuti che non voleva  lanciare nessun messaggio,in effetti, le ragazze sgambettavano brani dance, cantavano rigorosamente in playbach e facevano dei banalissimi giochi a premi.

Nonostante tutta questa banalita’ e’ stato il primo programma rivolto ai ragazzi a diventare un vero fenomeno di costume.

Del fenomeno “Non e’ la Rai”  se ne occupo’ ,oltre a  famiglia Cristiana, il Telefono Azzurro e Vasco Rossi che  fece addirittura una canzone dedicata alle ragazze intitolata “Delusa”.

Ecco, l’idea del  nuovo punto di riferimento per gli adolescenti negli anni ‘90 fu proprio “Non e’ la Rai”.

Tutto cio’ che passava in tv nel pomeriggio  faceva tendenza: Abbigliamento, Acconciature, Modi di fare, Canzoni, qualsiasi cosa venisse trasmessa il giorno dopo lo ritrovavi per strada attraverso i cloni o i copia incolla!

Lo stesso fondatore del Telefono Azzurro accusò la trasmissione di “creare modelli patologici nei ragazzi più fragili facendogli perdere il senso del rapporto tra finzione e realtà".

Negli anni a seguire arrivò un altro successo televisivo “Il grande fratello” che divenne un’altra icona per i giovani,con diversi contenuti e dinamiche, ma che ebbe lo stesso risultato e  successo.

Il falso mito, ecco cosa produce questo tipo di trasmissione nei ragazzi in quanto gli stessi protagonisti agiscono nell’intento di produrre ascolti, al di la’ di cio’ che loro pensino o credono, basti pensare alla differenza di comportamento tra il primo grande fratello e gli ultimi;

I protagonisti del primo grande fratello vissero con piu’ naturalezza e disinvoltura quell’esperienza perchè erano totalmente ignari del successo che, al di fuori della casa, sia loro che la trasmissione stavano riscuotendo; al contrario dei protagonisti delle ultime edizioni,che invece recitavano per ricevere il plauso dei telespettatori.

I falsi modelli comportamentali diffusi dai mezzi di comunicazione di massa inspirano i ragazzi ad arrivare rapidamente a posizioni di privilegio alle volte anche senza scrupoli!

Negli ultimi anni si sta verificando una maggiore presenza ed utilizzo dei social Network che i ragazzi utilizzano per evadere e comunicare, creandosi un mondo parallelo a quello reale.

domenica 10 marzo 2013

Ricostruzione unghie rischio cancro alla pelle!

Dopo anni ed anni di ricostruzione delle unghie, c'e' chi inizia a fare delle domande sulle controindicazioni che questa puo' provocare!
Essendo estetista, per scelta personale, non ho mai fatto ricostruzioni.
La ricostruzione unghie ha un business molto remunerativo ma, nonostante questo, io le domande su cosa avrei potuto provocare alle clienti me le sono sempre fatte.

Riporto di seguito soltanto alcune delle controindicazioni:
  • Il tempo; Una brava estetista consiglia di tenere la ricostruzione non piu' di 10 giorni,perché,l'unghia deve respirare;
Pero'iimmaginate di tenere in testa per 10 giorni un cappello...i vostri capelli come li ritrovereste?
Il capello e l'unghia sono entrambe composte principalmente da cheratina,e per poter crescere e rigenerarsi devono respirare!
Quindi.....
  • I prodotti che vengono utilizzati per la ricostruzione; Gel,solvente,sono tutti prodotti chimici e cancerogeni.
Se questi prodotti agiscono per 10 giorni sulle nostre unghie "sane" la probalita' che queste si indeboliscano e' molto alta!
  • Il fornetto a raggi Uva; Sono proprio questi fornetti per le mani a raccogliere il biasimo dei ricercatori americani, perché accusati di emettere raggi comparabili con quelli emessi dalle normali lampade solari, ma senza la possibilità di regolarne la potenza,a favorire l'insorgere dei tumori alla pelle!
Bene, dopo questa piccola sintesi dei vari danni della ricostruzione alle unghie, sarebbe meglio un sano smalto che dopo due giorni si puo' togliere senza rischi ed alcuna controindicazione.
Basta saperlo!

sabato 2 marzo 2013

cosa ti mangi a Taranto?

Cosa mangiare a Taranto?
Vivendo per l'appunto a Taranto e' inutile negarlo, ma e' un problema capire cosa non sia contaminato dalla diossina ed altro....
Ad esempio, mi chiedevo quanto possa far bene la vitamina c contenuta negli agrumi,specialmente in questo periodo di picco influenzale;bene arrivata al mercato mi sono soffermata a pensare da dove  potessero arrivare!
Bene,uno degli agrumeti piu' grandi di Taranto e' sulla strada di Massafra,e per chi non fosse di Taranto,e' situato al fianco dell'Ilva e alle spalle della discarica.
Tra l'altro una delle prime masserie dove sono stati sequestrati ed abbattuti capi di bestiame e' sempre sulla stessa strada!
Per non parlare di cio' che e' stato gia' dichiaratamente proibito come:
cozze,latte e formaggi provenienti da masserie situate nelle vicinanze di Taranto.
Ma a questo punto mi chiedo la provenienza di carne e verdura non etichettato,venduto nella classica bottega ,da dove proviene?
Ho sentito tanta gente che non compra piu' roba locale,si ok,ma chi vi garantisce che la roba comprata al supermercato non sia nostra!?
Leggere l'etichetta potrebbe essere una buona abitudine ed aver tanta fiducia.
La natura, e' l'unico elemento cero in questo mondo.
Il mare, il cielo,la terra e l'aria tutto ciò che producono direttamente o tramite l'ausilio dell'uomo dovrebbero essere di tutti, non tuo ma nostro,perche' nessuno puo' toglierci l'aria, il mare, il sole, la terra e la VITA!.....
Ma a Taranto ce lo stanno negando!

venerdì 1 marzo 2013

Calzature nocive

Bata, leader nel mercato calzaturiero, ha ritirato 4 modelli di scarpe in cui sono state rinvenute tracce di  sostanza tossica cromo esavalente componente chimica estremamentee cancerogena,usata per la concia della pelli.
Questa sostanza a contatto prolungato con il sudore potrebbe rivelasi nociva.
Sperando che possa essere smentito,ora ci tocchera' leggere anche le etichette delle scarpe!
Basta saperlo!

http://www.ogginotizie.it/219383-scarpe-tossiche-da-bata-modelli-ritirati/#.UTC8xaLjiAg

giovedì 21 febbraio 2013

Cinematerapia

Entusiasta da una esperienza fatta personalmente di cinematerapia,vorrei darvi alcune informazioni relative ad essa, che si propone come strumento di conoscenza e di crescita personale.
Quante volte vi sara' capitato dopo la visione di un film che vi siate sentiti diversi!
Per poter capire insieme il perche' e' importante ricordare il simbolismo;
Il simbolismo prende lo spunto da uno dei più celebri sonetti di Baudelaire, “Correspondences” (Corrispondenze), in cui il poeta francese scrive che tutte le cose hanno tra di loro un legame misterioso, per cui spesso una ne richiama l'altra, come un profumo o un colore o una musica richiamano ricordi e tempi lontani.
Ecco, tutto questo riportato nei giorni nostri lo possiamo rielaborare attraverso un film!
Esistono moltissimi film, canzoni, sinfonie, quadri, statue, e  Opere d'Arte che possono modificare l'umore: rallegrano o intristiscono.
Se il problema e' nostro anche la soluzione e' nostra, bisogna solo trovare la chiave giusta per tirarlo fuori,ed il cinema puo' essere un ottimo aiuto per poterla trovare,"la chiave".
Per concludere vorrei citarvi una frase di Alejandro Jodorowsky che racchiude il significato di questo percorso:
La gente desidera smettere di soffrire è vero, ma non è disposta a pagarne il prezzo, a cambiare, a cessare di definirsi in funzione delle sue adorate sofferenze.